Riciclo di serbatoi in HDPE a fine vita: l’esperienza del progetto Reciplast

Nell’ottica del miglioramento della ecosostenibilità dei veicoli, tra le numerose attività tecniche realizzate negli ultimi anni, Proplast ha focalizzato l’attenzione sui serbatoi auto fine vita, tipicamente realizzati in HDPE. Tali prodotti attualmente risultano assai difficili da riutilizzare a causa dell’odore sgradevole e dalla presenza potenziale di sostanze tossiche e nocive, derivanti dall’assorbimento di residui di carburante durante la fase di utilizzo.
Il lavoro, inquadrato nell’ambito del progetto Reciplast, ha visto la collaborazione di Proplast con l’Università del Piemonte Orientale A. Avogadro, che si è occupata di mettere a punto un metodo analitico di caratterizzazione delle componenti volatili presenti nei diversi materiali. Proplast si è occupata invece di selezionare e miscelare mediante melt extrusion il polimero a diversi additivi sia a base zeolitica che provenienti da estratti naturali.
Al termine delle prove, le analisi effettuate mediante spettroscopia in massa (HSGC-MS) dello spazio di testa sui materiali prodotti, hanno evidenziato come tutti gli additivi utilizzati abbiano portato a una sensibile diminuzione in termini di sostanza volatile evoluta dai materiali.
Se in termini puramente quantitativi i prodotti a base zeolitica sono risultati i più efficaci, molto interessante è stato il risultato ottenuto con i prodotti a base di oli essenziali, in quanto essi, oltre ad essere sensibilmente efficaci nell’abbattimento degli odori sgradevoli, presentano intrinseche caratteristiche di ecosostenibilità grazie alla loro biodegradabilità ed alla loro provenienza da fonti rinnovabili.
I risultati ottenuti costituiscono un passo importante verso una vera valorizzazione di un prodotto quale l’HDPE da serbatoi auto post consumo, avente attualmente un limitato valore per applicazioni più nobili, ampliando la gamma di componenti auto riciclabili ed incrementando la compatibilità ambientale delle vetture prodotte.