Bella la ricerca europea, si sa. Ma poi che fine fanno i risultati dei progetti? Come cittadini europei, riusciamo a percepire un effettivo beneficio delle tecnologie, materiali e processi innovativi sviluppati?
La commissione europea si è posta la domanda da anni, e l’approccio alla risposta è stato efficiente e strutturato. Ne è una prova l’evento “Wind energy projects clustering” cui Proplast ha partecipato lo scorso 19 febbraio come coordinatore del progetto EOLIAN, sullo sviluppo di nuove pale eoliche più ecosostenibili. A questo evento, organizzato da CINEA, European Climate, Infrastructure And Environment Executive Agency, ha visto la partecipazione di rappresentanti di tutti i progetti europei finanziati dalla CE negli ultimi anni, ed ha avuto sia lo scopo di mostrare loro una sintesi ed una statistica del settore e degli strumenti anche legali che la Commissione mette a disposizione dell’innovazione, sia di chiedere ai partecipanti un contributo attivo per lo sviluppo futuro del settore delle energie rinnovabili, in particolare l’eolico.
Due sessioni tematiche hanno infatti coinvolto i partecipanti divisi in working group e coordinati da personale qualificato CINEA. La prima è stata focalizzata sulle raccomandazioni ai policy maker e a CINEA su cosa può esser fatto per spingere ulteriormente le rinnovabili e l’eolico. La seconda ha invece avuto come oggetto l’individuazione delle priorità R&D del settore eolico, affinché mantenga e, anzi, accresca la sua competitività.
L’evento è stato anche la preziosa occasione per fare rete con gli altri progetti europei. Proplast ha avuto così modo di conoscere i coordinatori di Ecores wind (Gaiker), BLADE2CIRC (Aitiip) e Rewind (Aimplas), progetti che sono stati approvati nello stesso call topic di Eolian, e con i quali promuoveremo iniziative di comunicazione congiunte, con lo scopo ultimo di diffondere e far conoscere a tutti i cittadini i tanti risultati importanti che verranno raggiunti.
Come dicevamo all’inizio… bella la ricerca europea!